Watchers RS

Un kit operativo per i Beni Culturali e le Emergenze

Nell’aria da un pò di tempo c'è il progetto Watcher RS (digitizing and imaging system for Rapid Survey), con il quale gli operatori dei beni culturali, in caso di emergenza, nelle aree di guerra o in periodi di pace, possono intervenire velocemente e con sicurezza mettendo in campo veloci procedure di Reality Capture 3D finalizzate alla documentazione, all'intervento rapido per l'analisi di siti archeologici, monumenti e  manufatti di interesse culturale in genere (musei, reperti, collezioni, etc.).

A questo è finalizzato il progetto, nella sperimentazione della prima giornata di TFA 2019, ed è per questo che le aziende invitate, tra le aziende leader nella fornitura di tecnologie e soluzioni che rientrano negli obbiettivi del progetto, saranno chiamate a proporre le loro migliori soluzioni.

Ma l'interesse nel mettere a punto uno strumento di rapido intervento, va oltre ovviamente i beni culturali, e anche se la genesi di tale soluzione è questa, una soluzione similare è fortemente sentita nelle operazioni di intervento rapido nelle emergenze che i Vigili del Fuoco (VVF), o altre organizzazioni come soprintendenze e protezione civile, possono effettuare a seguito di interventi catastrofici.

CALL 4 SOLUTION @ TFA2019

per le aziende e produttori che possano contribuire con le loro soluzioni e tecnologie

Questa è una chiamata alle aziende che possano contribuire con le loro soluzioni e tecnologie, che in generale devono essere accessibili e a costi compatibili con l'esigenza di ridurre l'impatto delle singole tecnologie. Ciò significa che le soluzioni non devono essere di ultimissima generazione, ma adattarsi alla portatilità, velocità d'uso e ottenimento dei risultati. 

Opzioni in fase di studio e testing

I sistemi devono presentare la caratteristica di facile usabilità anche in condizioni avverse per:

  • Rischio Beni Culturali
  • Emergenze Civili

e le tecnologie selezionate devono rientrare nei parametri di seguito individuati.

La sostenibilità e la facilità d’uso di quelle tecnologie che possono essere utilizzate per effettuare monitoraggio in situazioni di crisi o di emergenza o comunque in ambienti ostili sarà una delle chiavi per affrontare i 3 temi che saranno discussi nell’evento: “Digitizing the World”, “Heritage Watchers Hub”, “IoT, 5g, Positioning”

Nella disponibilità di un operatore di monitoraggio vanno inserite quelle tecnologie che stanno diventando sempre più importanti nel controllo del territorio. Tale inserimento è fondamentale nella creazione di una protezione attiva che superi ad esempio il modello della mappa del rischio creando un sistema di protezione attiva utilizzando tecnologie sostenibili. I funzionari delle Soprintendenze che hanno compiti di monitoraggio, non dispongono attualmente di tecnologie che facilitino la loro opera. 

Recentemente si è andata formando una opinione sempre più diffusa che occorre seguire un modello che preveda la creazione di figure che operino nel territorio con specifici compiti nel monitoraggio e che siano in grado di utilizzare sistemi diagnostici e di documentazione avanzati. Operatori ben riconoscibili dalle autorità locali e dalla cittadinanza attiva potrebbero svolgere un ruolo di tutela e monitoraggio riconosciuto su modelli che possano ricalcare esperienze di successo in altri settori come ad esempio la sorveglianza per gli incendi o come nel caso di impianti industriali per quelli che svolgono controlli non distruttivi. Potrebbe nascere quindi una nuova figura che, come accaduto per la Protezione Civile, in compatibilità, soprattutto a livello territoriale con le autorità preposte, possa occuparsi di una sorta di monitoraggio dello stato di salute di un monumento con una “osservazione visiva assistita” appunto da un particolare monitoring Kit.  (Giovanni Ettore Gigante)

Analogamente i servizi di pronto intervento per eventi catastrofici dovrebbero disporre di una specie di “cassetta degli attrezzi” pronta ad essere usata per qualsiasi evenienza. Nella disponibilità di un operatore di monitoraggio vanno inserite quelle tecnologie che stanno diventando sempre più importanti nel controllo del territorio. Tale inserimento è fondamentale nella creazione di una protezione attiva che superi ad esempio il modello della mappa del rischio creando un sistema di protezione attiva utilizzando tecnologie sostenibili. 

I funzionari delle Soprintendenze che hanno compiti di monitoraggio, non dispongono attualmente di tecnologie che facilitino la loro opera. Analogamente i servizi di pronto intervento per eventi catastrofici dovrebbero disporre di una specie di “cassetta degli attrezzi” pronta ad essere usata per qualsiasi evenienza.

Ed è per questo che nell’ambito del Technology for All 2019 si realizzerà un punto informativo consulenziale ed interattivo tra diversi produttori di tecnologie che ipotizzeranno equipaggiamenti ottimali per il monitoraggio di pronto intervento che possano essere utilizzate da professionisti architetti, ingegneri, geologi, geometri, etc. nel ruolo di:

4 dicembre 2019 - Test in campo

9:30 – 13:30 Area monumentale archeologica centrale di Roma

Dimostrazione in situ delle tecnologie proposte

Image

5 - 6 dicembre 2019 - Punti informativi

9:30 – 17:30 Area test emergenza in Istituto Superiore Antincendi dei VVF

Dimostrazioni analitiche su problemi specifici 

Image