15:30 - 17:00 Tecnologie per il rilevamento ambientale con i Droni

Il vettore aereo senza pilota equipaggiato di sensori è diventato versatile e alla portata di tutti ma si trova ancora in una situazione di non completa utilizzabilità per le precauzioni necessarie alla regolamentazione di una navigazione aerea sicura.

  • Il ritorno della fotogrammetria
  • Il monitoraggio agricolo
  • Geomatica Forense per la Tutela ambientale
  • Sensori particolri e Lidar per droni
  • I sistemi S.A.P.R. per le P.A.

Chairman:

  • Marco Di Fonzo, Centro ricerca sui Droni Link Campus University, Unilink

Relatori:

  • Eligio Anfolsi Schiavitti, Ordine Ingegneri Roma, Operazioni specializzate in sicurezza con i SAPR

  • Stefano Gennenzi, Enrico Zini, Aiviewgroup, Arpa Lombardia, Monitoraggio ambientale con sistemi UAV, l’esperienza di ARPA Lombardia

ARPA Lombardia utilizza da oltre un decennio le tecniche di Osservazione della Terra da satellite, da aereo e da elicottero nel monitoraggio di diversi temi ambientali tra i quali: l'evapotraspirazione delle colture, l'equivalente idrico della neve, i ghiacciai, il consumo di suolo, la vegetazione, le coperture in cemento-amianto e i grandi cantieri. Con il progetto DRONI, ARPA Lombardia ha iniziato un percorso per acquisire, oltre ai droni e ai relativi sensori, tutte le capacità necessarie per utilizzare la tecnologia dei droni in maniera autonoma in supporto alle proprie attività istituzionali. Nel 2015 ARPA Lombardia ha avviato una collaborazione con Aiviewgroup per la fornitura di sensori, droni ala fissa e multirotore, sperimentazione su 12 rilievi scelti da ARPA Lombardia; la formazione di 6 piloti dell’Agenzia e il conseguimento delle certificazioni ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile). I due droni acquisiti offrono modalità operative diverse e complementari: il drone ad ala fissa è utile per coprire in modo rapido grandi tratte o superfici; il drone multirotore ha una elevata manovrabilità e permette il rilievo di siti dalla morfologia complessa o con elevati dislivelli altimetrici. ARPA Lombardia e Aiviewgroup hanno avviato nel 2017 una collaborazione con ENAC per la sperimentazione degli UAV in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight), una modalità di volo essenziale per utilizzare gli UAV nel monitoraggio di grandi estensioni lineari (es. fiumi) o areali (es. grandi frane). Gli esiti della sperimentazione porteranno e definire una nuova normativa specifica per il BVLOS che amplierà considerevolmente la capacità operativa dell’Agenzia. Con il procedere delle esperienze in ARPA Lombardia, i droni si sono dimostrati strumenti di osservazione terrestri autonomi, estremamente flessibili, efficaci ed efficienti, applicabili con successo in molti settori del controllo e del monitoraggio ambientale. Per questo motivo, in futuro, si prevede una graduale penetrazione di questi strumenti nelle attività quotidiane dell’Agenzia.

 

  • Riccardo Salvati, Università dela Tuscia, Sensori su droni e telerilevamento a fini agricoli
  • Giorgio Forti, Esri Italia, Dalle immagini da Drone al GIS

L’offerta dei prodotti Esri si è arricchita, a partire dallo scorso anno del Prodotto Drone2Map for ArcGIS ora alla versione 1.2. Questo prodotto permette, a partire dalle immagini rilevate dai droni, di elaborare una serie di prodotti 2D e 3D quali ortomosaici, DSM, Modelli tridimensionali e Point Cloud. Inoltre permette, collegandosi, all’ambiente cloud ArcGIS Online, di condividere in tempo reale queste informazioni in rete tramite Web Application.  In questa presentazione vedremo Drone2Map for ArcGIS all’opera insieme al  “Full Motion Video per ArcMap” che è una estensione di ArcGIS Desktop  che permette di posizionare, sulla cartografia  il tracciato di video ripresi da Droni o da veivoli.

  • Luca Pitorri, 3DTARGET, ScanFly: the payload lidar not only for UAS!

La soluzione ultracompatta e leggera per i rilievi 3D. Il design ne permette l'installazione su qualsiasi veicolo. Sistema MULTI PIATTAFORMA, utilizzabile in volo, su veicoli o in versione backpack. Easy to use è la parola chiave del prodotto. Estrema facilità di montaggio, utilizzo e configurazione. Le specifiche tecniche di Scanfly sono chiare, semplici e uniche. Scanfly è adatto ad un utilizzo in diversi ambiti di applicazione, anche in funzione del veicolo sul quale è montato: dal rilievo topografico classico alle applicazioni agro-forestali, non trascurando gli utilizzi nel settore difesa, sicurezza e monitoraggio.

 

  • Marcello Melis, PROFILOCOLORE, Dalla Precision Farming al Monitoraggio del Territorio con una famiglia di sensori per la produzione contemporanea di immagini multispettrali e colorimetriche: CAMGIC

Le nuove tecnologie e tecniche di controllo automatico hanno portato ad uno straordinario sviluppo dei SAPR (Sistemi A Pilotaggio Remoto) aprendo la strada ad un numero di applicazioni il cui numero sembra non arrestarsi anno dopo anno. La ragione principale risiede nella possibilità da parte dei droni di portare in volo diverse tipologie di carichi, sia per l'osservazione remota che per operazioni di delivery. Assistiamo quindi ad una nuova e molto ricca fase dello sviluppo del Remote Sensing, disciplina legata sino a pochi anni fa solo al mondo dei satelliti. Mentre le tecnologie di controllo del volo, della rotta, dell'assetto e della pianificazione di missione vedono ormai soluzioni estremamente sofisticate, altrettanto non si può dire per quanto riguarda i payload, ovvero i sensori, dove i fattori ingombro, peso e durata della missione rappresentano i maggiori ostacoli. Profilocolore ha messo a punto una tecnologia che concentra in una piccola fotocamera commerciale, opportunamente modificata, la capacità di ottenere con un singolo scatto immagini calibrate ad alta risoluzione (minimo 12 megapixel, circa 1 cm a terra) in 7 bande spettrali dagli UV a tutti i NIR, più una immagine a colori in AdobeRGB con precisioni radiometriche minime del 95%. In questo intervento viene presentata l'intera famiglia CAMGIC di Profilocolore.

 

  • Fabrizio Raggioli, Sergio Traldi, Alessandro Masetti, LEAT, GLOBAVIA, Nuovi sensori per UAS

VMDRU. Il progetto VMDRU (Video Management Data Recording Unit) è un’unità avionica in grado di gestire efficacemente i flussi video generati dagli apparati di missione di un velivolo, implementando nuove funzionalità e tecnologie utili a rendere l’intero sistema di missione più efficace e di semplice integrazione, consentendo una complessiva riduzione del peso del sistema video di bordo grazie alla razionalizzazione dei cablaggi. Il fattore di maggior rilievo tecnologico è rappresentato dalla possibilità di interfacciarsi ai sistemi video avionici e di missione mediante canale in fibra ottica tramite protocolli ARINC818 e/o H264overIP, collegamenti estremamente veloci ed in grado di veicolare flussi video ad elevato bit-rate.

BLACK SAGE ANTI-DRONE SYSTEM. Con la diffusione sempre maggiore dei Droni si stanno anche presentando uniche e frequenti minacce alla privacy, alla sicurezza fisica e quella pubblica; gli episodi di terrorismo che coinvolgono droni continuano ad aumentare e un sistema Anti-Drone che riesca a rilevarli e neutralizzarli è oggetto di studio tecnologico sempre più attuale ed importante per la sicurezza e difesa nazionale. LEAT SpA e Black Sage Technologies Inc, hanno stretto una collaborazione per promuovere e supportare, in Italia ed in Europa, il sistema Anti-Drone Black Sage. Questo sistema fornisce una serie di soluzioni modulari innovative che vanno dal fucile manuale ad onde elettromagnetiche, ad un sistema autonomo ed automatico in grado di rilevare e rendere inoffensivi droni, anche di piccole dimensioni. La capacità di rilevazione per discriminare il drone da altri elementi volanti come uccelli, aerei, etc. sfrutta algoritmi di calcolo adattivi basati sull’intelligenza artificiale, acquisendo conoscenza operando ed in grado quindi di evolvere al pari dell’evoluzione tecnologica (molto veloce) dei droni.

MULTI-PURPOSE LIDAR FOR SMALL-MEDIUM UAVS. Il numero di programmi di ricerca e sviluppo di soluzioni di remote sensing per UAVs è in forte crescita ed è rappresentativo di un mercato le cui potenzialità sono ancora da esplorare. In particolare il segmento small-medium UAVs che garantisce payload imbarcabile oltre i 10kg vede un notevole incremento di applicazioni civili e militari di multi-D mapping o augmented reality. L’obiettivo del progetto MILDAR è quello di realizzare un sensore che svolga funzioni di terrain mapping e di detezione di elementi chimici specifici in prossimità del suolo, con capacità di data compression and streaming in grado di supportare analisi in tempo reale.